MAMMA AMICA / IL PAESE DELLA FABBRICA DI STELLE
Era davvero incredibile come una normale giornata
in giardino potesse trasformarsi in qualcosa
di straordinario.
Valerio si stava annoiando tantissimo quella
mattina. I suoi genitori erano usciti a fare
commissioni, la sorella era a chiacchierare
con la sua amica Sabrina nella stanza e lui
si ritrovava solo nel giardino di casa a
cercare qualcosa da fare.
Ma, all'improvviso, mentre passeggiava
avanti e indietro pensando a quale gioco
inventarsi, vide qualcosa di strano in
mezzo all'erba.
Non riusciva a credere ai suoi occhi.
Dopo essere rimasto immobile a
guardare per qualche istante, corse
a chiamare sua sorella Alice.
"Presto, vieni" le disse "E' successa
una cosa pazzesca"
"Smettila, Valerio. Lo so che è solo
un modo per avere attenzione. Sto
parlando di una cosa importante,
non posso venire"
"Giuro che è vero" si lamentò lui
"Vieni a vedere"
Alice fece un sospiro e lo seguì,
pronta ad arrabbiasri per l'ennesima
volta. Ma quando si chinò accanto a Valerio,
anche lei rimase senza parole.
Nel giardino c'era un piccolo fosso e dentro
questo fosso c'era un cielo stellato.
Proprio così, un cielo stellato.
"Non ci posso credere" disse Alice "Non
possono esserci stelle sotto la terra"
"Vedi che non mi ero inventato tutto?"
disse Valerio, soddisfatto "Voglio andare
a vedere cos'è questa storia"
"Andare a vedere? Scordatelo! mamma
e papà non ci sono e sono io che
devo occuparmi di te"
"Ma devi sempre essere così seria,
Alice?"
La sorella mise il broncio "Fai come
ti pare ma, quando tornano
e papà, io non voglio essere
coinvolta in questa storia"
Valerio annuì, tutto eccitato dalla
sua scoperta.
"Forza sorellina, tienimi. Voglio
sbirciare giù"
Alice sembrò indecisa ma anche lei
era molto curiosa. Così prese suo
fratello dalla cintola per permettergli
di dare un'occhiata.
"Wow" la voce di Valerio si sentiva come
fosse lontana "Quaggiù c'è un villaggio,
un villaggio vero"
Con le braccia a penzoloni tra le stelle,
Valerio spostò lo sguardo da una parte
all'altra. Gli alberi erano stati usati
come palazzi e ,in ciascuno, c'erano
finestre e porte, persino un'altalena.
Quindi, forse, c'erano anche dei
bambini in quello strano posto.
Ma si agitò così tanto per l'emozione che
a sua sorella sfuggì la presa e lui cadde
giù. Durante la discesa, magicamente,
indossò uno strano abito blu, con tante
stelle. Sembrava un pigiama ma non
era il momento di pensare al look.
Ecco dov'era finita la scarpa da ginnastica
di Alice. L'avevano cercata dappertutto.
Gli abitanti di quello strano posto
amavano rubare agli umani?
Però avevano buon gusto. Le casette
ricavate nei tronchi, erano bellissime
e molto curate. E dovevano essere
davvero piccoli a giudicare dagli
abiti stesi. Sarebbero stati adatti ad
un suo dito indice.
Sapete dove era finito il piccolo
Valerio?
Nel paese della fabbrica di stelle.
Proprio così! Da qui provenivano
tutte le stelle del cielo. Gli gnomi
lavoravano la luce del sole e
costruivano le stelle.
Poi un simpatico gnomo le cuoceva in
un forno speciale, affinchè non
perdessero la loro luminosità.
Come erano carini tutti quegli
gnomi con quei cappelli lunghi
e quegli abitini con i colori del
cielo e delle stelle.
Dopo avere creato le stelle e averle
cotte al forno, uno gnomo le porta
in cielo con un trenino e le sistema
spargendole qua e là.
Ma perchè gli gnomi sembrano tanto
preoccupati?
Valerio, nascosto dietro un albero, li
spia mentre fanno una riunione intorno
al fuoco.
Sembra che il sole si sia preso un
brutto raffreddore e che non se la
senta di dare la luce che serve per le stelle.
Menomale che è arrivata anche Alice!
Magari possono aiutare insieme quegli
gnomi a risolvere il problema.
Sarebbe davvero terribile se il cielo
non fosse più stellato la sera.
Ma c'è un'altra cosa che attira
l'attenzione dei due fratelli. Ci
sono dei cartelli con su scritti
i nomi di importanti città come
New York o Parigi.
Possibile che da lì si possa
andare in quei luoghi meravigliosi?
E quanto sono lontani?
Valerio e Alice sono così curiosi
che seguono l'indicazione.
Si sentono emozionati. Andare nella
Grande Mela è sempre stato un loro sogno.
Si fermano davanti ad una salita. In cima c'è
una piccola grotta e di nuovo il cartello per
New York. Vale la pena provare!!
Wow...al di là di quella grotta c'è
davvero New York!
Si vedono i magnifici grattacieli.
" Voi chi siete?" chiede una voce alle
loro spalle.
Valerio e Alice si girano e si trovano
davanti uno gnomo dalla lunga barba rossa.
"Siamo Alice e Valerio" dice Alice "E tu chi sei?"
"Io sono lo gnomo Liam. Sono lo gnomo che
mette le stelle nel cielo di New Yok"
"Wow" valerio ha gli occhi spalancati.
"Purtroppo, però, non ho tante stelle da mettere
stasera."
"E' per via del raffreddore del sole?"
"Esatto" risponde lo gnomo "Finche non guarisce
dal suo raffreddore, tutti i cieli del mondo non
saranno molto stellati"
"Noi possiamo provare ad aiutarvi...ci capita
spesso di avere il raffreddore e la nostra mamma
ci cura con pezze fresche sulla fronte e brodo caldo"
Lo gnomo sorride "Perchè non provare! Venite con me
dal sole"
In effetti il sole è un pò malconcio.
Ha la febbre ele guance rosse come
i pomodori. E gli gnomi avevano ragione....
i suoi raggi sono quasi inesistenti tanto
che Valerio e Alice possono avvicinarsi senza
scottarsi o sentire troppo calore.
I due ragazzini avevano ragione,
un pò di cure ed il sole comincia
già a sentirsi meglio.
Anche i suoi raggi sembrano più caldi
e luminosi.
Il sole si è completamente
ripreso e lo gnomo può
finalmente raccogliere un bel pò
della sua luce per cistruire le stelle.
Valerio e Alice decidono di dare
una mano agli gnomi. Si stanno
divertendo un mondo. Valerio
raccoglie la luce e la passa a sua
sorella che costruisce le stelle.
Gli gnomi trovano un modo speciale per
ringraziarli. Saranno loro a salire
sul carro delle stelle e distribuirle nel
cielo di New York. Gli abitanti della grande
città avranno una sorpresa stasera.
Le stelle saranno molto più grandi del
solito. Alice non è abituata a costruire
stelle e ha sbagliato la dimensione, facendole
molto più grandi. Meglio così! Ci sarà più luce!
Ma, come in tutte le avventure,
c'è un inizio ed una fine.
E' arrivato il momento di lasciare
gli gnomi ed il paese della fabbrica
di stelle e tornare a casa.
Gli gnomi si riuniscono per salutarli,
vicino ad una grande tazza da tè.
Alice e Valerio sorridono. Ecco dove
era finita la tazza preferita della
mamma. D'ora in poi, avrebbero
capito subito dove andavano a finire
tutte le cose che perdevano senza
spiegazione.
"Ehi, ragazzi, ecco dove siete" dice la
mamma, trovandoli seduti in giardino
"Scusate se abbiamo fatto tardi, spero
non vi siate annoiati troppo"
Alice e Valerio si scambiano un'occhiata
di intesa. la noia è proprio lontana da quello
che hanno provato in quella giornata!
"Sapete" dice il papà "Poco fa hanno
dato una strana notizia al telegiornale.
A quanto pare si è verificato uno strano
fenomeno nel cielo di New Yok"
"Già" dice la mamma "Sono spuntate
delle stelle giganti mai viste prima"
I due ragazzi ridono di cuore.
"A proprosito" dice la mamma "Avete
per caso visto la mia scarpa con il
tacco? Sono sicura di averla messa a posto
ma non riesco a trovarla"
Alice ride "Ti sarai sbagliata, mamma"
I due fratelli si abbracciano, felici.
Hanno vissuto la più bella delle avventure!