MAMMA AMICA / QUANDO I RAGAZZI HANNO PAURA DI AMARE
Ad A. che ha un capacità di amare
infinita ma non permette a tutti di amarla.
Questo articolo nasce dalle riflessioni
in seguito ad una conversazione con una
ragazza, adolescente, sull'amore e sulla
paura di amare.
Si può temere l'amore? Può sembrarci
difficile che possa essere così perchè l'amore
è qualcosa di bello, che ci fa stare bene.
Ma la risposta è comunque si. Si può
avere paura di amare. Perchè si può
avere paura di alcuni aspetti dell'amore:
il mettersi in gioco, il sentire che i nostri
stati d'animo dipendono da qualcun'altro e,
di conseguenza, avremo difficoltà a controllarli;
il pensare che anche gli stati d'animo dell'altro
dipendono da noi e questo ci fa sentire
responsabili; la paura che possa finire, la
paura di avere giudicato in modo sbagliato
la persona a cui ci leghiamo e che, di
conseguenza, ci deiuderà; o la paura di
essere noi a deludere lui o lei perchè ora
l'opinione di quella persona è molto molto
importante.
Così a volte i ragazzi, soprattutto alle prime
esperienze, decidono di rimanere nella loro
confort-zone. Così dicono di non volere
stare con nessuno ma volersi solo 'frequentare'
con qualcuno. Quando chiedi loro la differenza tra
le due cose, capisci che in realtà non c'è alcuna
differenza se non la convinzione che in una
'frequentazione' non ci sia un impegno.
Come se decidessimo noi se il nostro cuore
deve impegnarsi o no!
Oppure dicono che vogliono pensare solo allo
studio, che non vogliono problemi o distrazioni.
Anche in questo caso....come se potessimo
scegliere...succede e basta!
Rimanendo nella confort-zone si è convinti
che non si soffrirà troppo, non si piangerà troppo,
nessuno avrà la possibilità di deluderci troppo,
non avremo troppe responsabilità. Niente che sia
troppo. Può essere , anche se non ne sono poi
così sicura. Ma, comunque, allo stesso modo,
si chiuderà la porta all'essere troppo felici,
al sentirsi tanto sereni, all'essere pienamente
parte della vita di qualcuno. Se rimani in
panchina e guardi il gioco da lontano, se non
partecipi davvero....non vincerai.
I ragazzi mi dicono che vogliono essere liberi,
che l'amore, i rapporti più seri, sono dei vincoli.
Liberi....di cosa? Di stare da soli? Di rinunciare
ad una parte della vita che per natura ci fa stare bene?
Si è liberi anche in amore. Un amore sano ed equilibrato
lascia liberi. Questo dobbiamo insegnarlo ai nostri figli!
E non ci sono vincoli...il vincolo sa di qualcosa che è
un sacrificio ma ciò che fai per la persona con cui
sta bene è un piacere, non un dovere.
Spesso i ragazzi, oggi, hanno paura di rischiare,
troppa paura di soffrire.
Ci sono delle righe che ho letto in un libro che amo
molto , che voglio condividere con voi:
"A ridere c'è il rischio di apparire sciocchi?"
E allora? gli sciocchi si divertono un mondo!
"A piangere c'è il rischio di sembrare
sentimentali"
"A stabilire il contatto con qualcun'altro
c'è il rischio di farsi coinvolgere"
"Ad amare c'è il rischio di non essere
corrisposti"
"A tentare c'è il rischio di fallire"
Evitare questi rischi può farci
credere di essere più liberi. Di
decidere noi cosa provare, per chi provarlo,
bloccare i sentimenti.
Invece diventeremo schiavi delle nostre paure.
Perchè chi rischia non ha nulla, non può
ottenere nulla, non progredisce. E questa non
è libertà.
Dobbiamo insegnare ai nostri figli che le
paure vanno affrontate, passo dopo passo,
finchè non diventeranno familiari, finchè non
ci sembreranno man mano più piccole.
Certo, se guardiamo una strada tutta in salita,
tutta insieme, puù farci paura. Ma se cominciamo
a fare dei piccoli passi, vederemo la salita sempre
più corta.
Eleanor Roosevelt ha detto:
"Ogni volta che affrontate una situazione che al
momento sembra impossibile e che vi fa passare
le pene dell'inferno, una volta che l'avete vissuta e
superata, siete, per sempre, più liberi di prima!