MAMMA AMICA / QUANDO NASCE UN FRATELLINO
Chi non ha mai provato gelosia per un
fratello o una sorella?
Penso che sia un sentimento del tutto
fisiologico.
Mettiamoci nei panni di un bambino che
ha sempre avuto la mamma tutta per sè.
I cambiamenti iniziano ancora prima della
nascita di un fratellino. La mamma
comincia a cambiare fisicamente, spesso può
sentirsi stanca e avere bigono di un maggiore
riposo o non sentisi di svolgere le solite attività.
Ed i pensieri dei genitori si cominciano già a
rivolgere al prossimo nato: si pensa al lettino,
al passeggino o di come sarà. In presenza di
amici e parenti, soprattutto negli ultimi mesi di
gravidanza, l'argomento principale è spesso
proprio il fratellino.
Vi racconto una cosa personale. Quando andai
a comprare le tutine per mio figlio, negli ultimi
mesi di gravidanza, portai con me mia figlia.
Le dissi che avevo bisogno del suo aiuto per
scegliere. Tornando a casa, era piuttosto
agitata. Si muoveva nervosamente ed era
silenziosa. I bambini non hanno bisogno di
parole per esprimere le loro emozioni. Basta
sapere ascoltare ciò che ci dicono attraverso
il loro comportamento. Sapevo che c'era
bisogno di rassicurarla ma che non avrebbe
avuto molto effetto chiederle semplicemente
cosa c'era che non andasse. Come fa una
bambina (ai tempi mia figlia non aveva
neanche quattro anni) a dire alla mamma :
"Adesso che nasce il fratellino, ho paura che tu
e papà non mi vogliate più bene come prima"?
Può capitare ma è parecchio difficile.
Così, tornando a casa, presi la sua bambola
preferita, Annabelle, una bellissima bambola
di pezza con delle codine rosse e tante lentigini.
Usai un pò i miei 'strumenti da lavoro'. A volte
fare il mio lavoro può essere molto d'aiuto nel
ruolo di genitore. Alttre volte rischi di essere una
madre davvero 'rompiscatole' :)
Le dissi: "Annabelle mi sembra un pò triste oggi
pomeriggio, non trovi?"
E lei rispose subito "Si, molto triste. E' preoccupata"
Approfittai subito "Oh, e perchè è preoccupata?"
"La sua mamma sta per avere un bambino". Mia
figlia era riuscita a trovare sintonia con me nell'usare
questo canale di comunicazione.
A quel punto potevo parlare liberamente senza farla
sentire a disagio. tanto stavamo parlando della bambola
e non di lei.
Dissi: " Immagino che per lei non debba essere facile.
Quando sta per nascere un fratellino, si ha sempre
paura che ci rubi tutte le attenzioni di mamma e papà
e che i genitori ci vogliano meno bene"
Ricordo il suo sguardo che si era rasserenato perchè si
era sentita compresa. "Si, è proprio così per Annabelle"
"Nel cuore dei genitori c'è un enorme spazio per tutti.
Annabella deve stare tranquilla, le vorranno ancora più
bene e , in più, avrà anche l'affetto del fratellino"
Da qual monento, la serata trascorse serena.
Certamente dopo il parto tante cose cambiano nella
vita familiare. Ci vuole una bella ristrutturazione dei
ruoli e delle abitudini. La mamma può sentirsi stanca,
confusa, in colpa perchè non riesce a fare con il
primogenito ciò che faceva prima, irritabile perchè
non trova un briciolo di tempo per se stessa, il
rapporto di coppia subisce qualche modifica.
Il primogenito, intanto, subisce il distacco dalla
mamma già nei giorni in cui è in ospedale,
poi la vede allattare il fratellino che ha tante
esigente a cui far fronte . La casa si riempie
di amici e parenti che non sempre hanno
la delicatezza di rivolgere un pò di attenzione
anche al primogenito.
E tutti che gli chiedono se è contento che
finalmente ha un fratellino.
Credo che, in quel momento, il bambino
pensi che c'è davvero poco di cui essere
contenti. Questo fratellino tanto atteso non
fa che volere la mamma, piangere e urlare.
E non può neanche giocarci!
In questi primi giorni, spesso i genitori mi
raccontano che temono di lasciare il loro
primogenito nella stanza con il neonato
per paura che possa fare qualcosa di
negativo e, spesso, lo dicono anche davanti
a lui. Stiamo attenti a queste frasi, dette a volte
senza pensare. Nostro figlio non deve pensare
che adesso lo vediamo in modo negativo, che
sentiamo di dovere proteggere da lui il fratello.
Anche perchè,quando parliamo di situazioni
familiari serene e di gelosia fisiologica, non
ce n'è davvero necessità.
E, comunque, bastano davvero piccoli
accorgimenti affinchè tutti possiamo
vivere quei momenti in maniera serena e gioiosa.
Cominciamo a rendere nostro figlio partecipe
durante la gravidanza. Coinvolgiamolo nella
scelta del nome, del passeggino, delle tutine.
Portiamolo qualche volta alla visita per l'ecografia,
lasciamo che senta il battito del cuore del suo
fratellino, che riconosca le ditine, i piedini.
Mi ricordo che mia figlia riusciva riconoscerli
meglio di me. Fatelo avvicinare al pancione e
ditegli di parlare al fratellino perchè, poi, una
volta nato, riconoscerà la sua voce.
Ricordo che , negli ultimi mesi, mio figlio
si agitava sempre nel pancione quando mia
figlia parlava.
In questo modo il prossimo nato sembrerà più
'reale' e non solo qualcosa di astratto.
Raccontiamogli di quando facevamo le stesse
cose prima che lui nascesse, quando uscivamo
a comprare l'abbgliamento o la culla, quando noi
ed il suo papà facevamo la lista dei nomi.
Raccontiamogli quanto eravamo felici quando è nato,
magari raccontiamogli qualche piccolo aneddoto
divertente.
Con un pò di fantasia, facciamo in modo che immagini
come sarà bello avere un nuovo compagno di giochi,
qualcuno con cui condividere ogni giornata.
Quando il bambino nasce, chiediamogli aiuto per fare
al fratellino il bagnetto o per cantargli la ninna nanna.
E' possibile che il nostro primogenito manifesti qualche
piccola regressione, che voglia tornare nella stanza
con noi, che voglia nuovamente il ciuccio o che chieda
di essere allattato.
Chiaramente non assecondiamolo ma non puniamolo
per le sue richieste e non guardiamolo come se
fossero qualcosa di cui vergognarsi.
Diciamogli semplicemente che lui è più grande e che
ci sono cose altrettanto belle che si possono avere
alla sua età.
Inventiamo un pomeriggio 'madre figlio o figlia' in cui
possiamo uscire con il nostro primogenito o stare
a casa ma dedicarci completamente a lui come ai
vecchi tempi.
Il rapporto con un fratello è una palestra di vita.
All'interno di questo rapporto si sperimentano
tanti sentimenti: amore, ricalità, competizione, rabbia,
protezione, gelosia, conflitto.
Ma è una di quelle palestre con un tappetino di gomma
.....puoi cadere e fare qualche capitombolo ma è
ti farai sempre male fino ad un certo punto!!
Termino con una frase, come spesso faccio, che mi ha
colpito. Fonte anonima. "Ho cercato la mia anima
e non sono riuscita a vederla, ho cercato il mio Dio
e non sono riuscito a trovarlo. Ho cercato mio
fratello e ho trovato tutte e tre le cose".