MAMMA AMICA / Quanti capricci!
Tutti i bambini fanno i capricci!
Attraverso il capriccio sperimentano se stessi,
capiscono fino a che punto riescono ad imporsi e
quanto è concesso loro di farlo.
L'atteggiamento dei genitori , di fronte ai comportamenti
capricciosi del bambino, è molto importante.
I capricci non vanno assecondati ; il bambino
deve avere chiaro che ci sono delle regole da
rispettare e che, a dettarle, sono mamma e papà.
Spesso negli anni mi è capitato che i gentiori siano
arrivati allo studio proprio perchè hanno trovato
difficoltà nel gestire i capricci eccessivi del figlio.
I capricci possono essere vari e, devo dire, ho ascoltato
molti racconti al riguardo.
Che i bambini provino ad imporsi, a trasgredire le regole,
a non ascoltare i 'no' è del tutto fisiologico quando sono
piccoli. Ma, il fatto che siano piccoli, non significa che vadano
assecondati o tali comportamenti continueranno ad essere
attuati diventando, via vià, più difficili da gestire.
Proverò a fare qualche esempio di situazioni in cui è
facile trovarsi per capire come è meglio gestirle.
"VOGLIO DORMIRE NEL LETTONE"
Nei primi mesi di vita è assolutamente naturale che
il nostro bambino stia nella stanza con noi. C'è bisogno
che venga controllato e nutrito e la nostra presenza è
necessaria. Ma, crescendo, diventa importante, offrire
uno strumento che nella sua vita sarà essenziale: la
capacità di diventare autonomo!
Già all' età di un anno il bambino può tranquillamente
cominciare a dormire nella sua stanzetta a meno che non
ci siano problemi specifici che ne richiedono il controllo
notturno. Questa è una fase delicata e non solo per
il bambino. Anche per la mamma che, spesso, non vive
con serenità il distacco. Si chiede se sta succedendo
troppo presto, se c'è il rischio che non senta il bambino
nel caso in cui abbia bisogno di lei. E, anche se il
bambino dorme tranquillo, la mamma si alzerà a controllare
comunque che sia tutto a posto.
Queta fase è un pò il termometro dell'equilibrio nel rapporto
madre-figlio ma anche del rapporto di coppia.
Una mamma che ha instaurato un rapporto sereno e sano con
il figlio e che ha una buona intimità con il partner, tenderà a
vivere serenamente il distacco, consapevole del fatto che si
tratta di una naturale evoluzione del processo di crescita.
Così come ho visto spesso, all'interno di rapporti di coppia
problematici e conflittuali, che i gentiori lasciano che il
figlio dorma con loro per anni. In questo caso il bambino
diventa una sorta di muro divisorio tra mamma e papà
nel lettone, una sorta di difesa dall'intimità a volta complessa.
Ma che succede se il bambino di notte piange e chidee di andare
a dormire da mamma e papà?
E' giusto andare da lui e rassicurarlo. Magari raccontargli una favola
e aspettare che si riaddormenti. Ma non portiamolo a dormire nella nostra
stanza o diventarà un'abitudine difficile da modificare.
Bisogna avere pazienza e rassegnarsi a passare delle notti insonni
ma non bisogna cedere!