MAMMA AMICA / Quanti capricci (parte 2): VOGLIO TUTTO CIO' CHE VEDO
E' facile che i bambini facciano i capricci
per ottenere qualcosa.
Magari hanno visto un giocattolo che li
colpisce o un pacco di caramelle al
supermercato. E, di fronte al no dei
genitori, cominciano ad urlare o
battere i pugni per terra.
Il genitore sa che non deve cedere ma
spesso, per l'imbarazzo della scena che si svolge
in pubblico o per la stanchezza o perchè non
si vuole vedere il figlio che piange, si
finisce per accontentarlo.
E' chiaro che, ogni tanto, possiamo anche
accontentare qualche capriccio, ma non deve
essere un'abitudine o questa diventerà la
modalità attraverso cui i nostri figli
cercheranno di ottenere ciò che vogliono.
La cosa migliore è lasciare che strillino o piangono.
Smetteranno nel momento in cui avranno la
consapevolezza che, in quel modo, non ottengono
nulla.
Ricordiamoci, se può essere d'aiuto, che il pianto da capriccio
non esprime una sofferenza reale.
E al bambino deve essere chiaro che sono mamma e papà
a dare le regole e decidere.
Questo insegnamento è importante per la sua crescita,
non solo per la vita familiare.
Un bambino a cui viene accontentato ogni capriccio
sarà un bambino che pretenderà di essere accontentato
anche nel rapporto con gli altri. La vita familiare è
una palestra di vita sociale. Come diceva lo psicoanalista
J. Bowlby : "E' all'interno della famiglia che il bambino
impara cosa aspettarsi dal mondo"