MAMMA AMICA / Scrivere può essere terapeutico

"Sto ringraziando un foglio di carta ma non

 

sono pazzo. Un foglio di carta, spesso, mi

 

aiuta a stare meglio" (Luigi Cerciello, scrittore)

 

 

"La scrittura è la pittura della voce" (Voltaire)

 

 

"Posso scrollarmi di dosso tutto se scrivo: i miei

 

dolori spariscono, il mio coraggio rinasce" (A. Frank)

 

 

Scrivere è uno dei più potenti strumenti che abbiamo

 

a disposizione per esprimere le nostre emozioni, quelle

 

positive, quelle negative, quelle più nascoste. Il foglio è

 

come una tela bianca su cui tracciare nero su bianco ciò

 

che proviamo; è un interlocutore che ci ascolta silenzioso.

 

Questo vale per gli scarabbocchi che a volte tracciamo su

 

qualche foglio volante così come per le scritte dei writers

 

su qualche muro così come per una lettera o ( cosa oggi più

 

utilizzata) un messaggio, per finire ,se decidiamo di lasciarci

 

trasportare dalla fantasia, con i romanzi o con le poesie di

 

ogni genere. Pensiamo anche ai diari che si usavano tanto

 

quando io ero bambina. Chi non ha mai scritto 'caro diario', 

 

raccontando a quella pagina tutta la giornata?

 

Scrivere ci aiuta a mettere in ordine le idee, aiuta a tirare fuori

 

le emozioni, ad elaborarle, a riflettere.

 

Spesso i pazienti mi portano delle pagine di diario o dei fogli

 

in cui hano scritto come si sono sentiti in un determinato 

 

periodo, perchè dicono che in questo modo è più facile 

 

raccontarsi, più facile che usando la voce.

 

In alcune discipline come lo Yoga, si chiede spesso di scrivere

 

un diario in cui si appuntano le emozioni provate durante una pratica

 

o un 'diario della gratitudine' , in cui riflettiamo su ciò per cui ci

 

sentiamo grati in quella giornata.

 

Ho visto persino delle agende in cui, per mese per mese, si indica

 

un percorso introspettivo attraverso domande su ciò che ci ha reso

 

felici, su come perseguiamo i nostro obiettivi, i desideri che abbiamo,

 

ciò che durante il mese ci ha fatto sorridere.

 

Non voglio, in questo contesto, approfondire gli aspetti tecnici dell'uso

 

della scrittura come mezzo terapeutico. Ma solo dare qualche suggerimento

 

che potrebbe essere utile nella nostra vita quotidiana, per noi stessi e per i nostri

 

figli. Quando sentiamo che le emozioni esplodono dentro e non riusciamo a

 

tirarle fuori....scriviamo......parole disordinate su un foglio che indichino tutti

 

i pensieri che ci frullano nella testa o un diario ordinato o una breve storia

 

in cui il protagonista sente ciò che noi sentiamo.

 

Possiamo farlo anche con i nostri figli. Se attraversano un momento difficile e

 

sono piccoli, invitiamoli a scrivere con noi una storia. Decidiamo i

 

personaggi (scegliamone sempre almeno uno dell'età del nostro

 

bambino in modo che possa identificarsi facilmente) e lasciamo che sia il

 

nostro piccolo ad inventare la storia (magari possiamo dargli qualche suggerimento).

 

Se, per esempio, è successa qualcosa a scuola, con qualche compagno,

 

possiamo scegliere come contesto una scuola e , come protagonista, un

 

bambino con dei compagni. Magari possiamo cominciare dicendo :" questo bambino

 

mi sembra un pò triste....secondo me è successa qualcosa mentre era a scuola, tu

 

che ne pensi? Inventiamo una bella storia". Di sicuro, sentendosi protetto dietro

 

un racconto fantasioso, il nostro bambino proverà a raccontarci la sua storia.

 

Inoltre, gli insegniamo così un modo per raccontarsi!!


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